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TORRE GUEVARA

CONSOLIDAMENTO STATICO DI EDIFICI IN MURATURA ESEGUITO TRAMITE PERFORAZIONI ARMATE, ANCHE PASSANTI LONGITUDINALMENTE I SETTI MURARI, INGHISATE CON MALTE SPECIFICHE INIETTATE A PRESSIONE NEI FORI.
Primo intervento:

LAVORI: Tenuta di caccia di Epoca Borbonica, Palazzo di “Torre Guevara”, in Orsara di Puglia (FG).
COMMITTENTE: Comune di Orsara di Puglia (FG)

Comune di Orsara (FG)

L’edificio, con una superficie in pianta di 60x20 mt su tre piani, con copertura supportata da capriate in legno e quinte murarie, fu eretto nel 1680 dal Duca di Bovino (FG). Un tempo gloriosa tenuta di caccia, nei successivi periodi di abbandono ha subito ripetute devastazioni, infine rovinosi crolli a causa del sisma del 23 novembre 19780. Le foto riportano lo stato di fatto prima dei lavori di recupero statico e di consolidamento. Le volte del 2° piano, anche se in pareti sottili, hanno sopportato abbastanza bene le azioni sismiche e quelle derivanti dai crolli. L’intervento di consolidamento statico e miglioramento sismico è iniziato col mettere in sicurezza l’intero edificio, montando delle strutture in tubo–giunto del tipo autoportante, perimetrali e non ancorate alle pareti, allo scopo di impedire il ribaltamento delle sommità lesionate e puntellando le volte sovraccariche per il peso dei crolli, soprattutto quelle del secondo piano. Si è proceduto poi a rimuovere le strutture crollate ed effettuare tutte le operazioni di ripristino volumetrico e statico delle murature, con lavori di scuci-cuci, ricostruzioni parziali, consolidamento delle murature e delle piattabande, etc. Successivamente è stato attuato l’intervento di miglioramento statico finale con perforazioni a carotaggio continuo, eseguite secondo lo schema grafico, inserito nel progetto dell’impresa ing. Antonio Pompa, vincitrice di appalto concorso. 

Stato di fatto prima dei lavori

Tavola di progetto I° lotto Palazzo Torre Guevara –
Schema grafico consolidamento con perforazioni armate passanti in senso longitudinale

Le perforazioni armate, eseguite in asse alle murature e al livello del centro di spinta delle volte, hanno reso possibile concatenare tutti i setti murari, i cantonali e martelli, quindi le strutture portanti le spinte delle volte, in modo tale da aumentarne la resistenza ed evitare lesioni gravi o crolli in caso di carichi eccessivi o eventi sismici. Le perforazioni armate sono state inghisate con iniezioni di malta specifica effettuata dal fondo foro, per evitare risacche d’aria e/o vuoti, garantendo in tal modo il consolidamento totale delle murature e l’inghisaggio delle armature. L’intervento esposto mostra la capacità tecnica e operativa dell’impresa, leader in questo settore già dal 1980, come certificano gli innumerevoli interventi di consolidamento eseguiti negli anni. Le possibilità che offre la tecnica su descritta nel miglioramento sismico di edifici in muratura sono notevoli, in quanto i conci murari sono incatenati l’uno all’altro in maniera flessibile, poichè inghisati dalle malte all’armatura metallica flessibile che li attraversa. Il risultato è quello di avere, a vari livelli, la muratura consolidata e puntualmente incatenata e, nello stesso tempo, in grado di oscillare in occasione di eventi sismici, pur rimanendo con i conci uniti. L’armatura metallica, in acciaio ad aderenza migliorata del diametro di 14/16 mm puo’ essere sostituita anche con fune polimerica, irrigidita con resine epossidiche quarzate, come spesso si fa in interventi di cucitura in strutture delicate come quelle del settore Artistico/Archeologico.

CONSOLIDAMENTO STATICO DI EDIFICI IN MURATURA ESEGUITO TRAMITE 
RINFORZO DELLE VOLTE CON FUNI IN PROPILENE, CON FUNI ARAMIDICHE E FASCE ARAMIDICHE, RINFORZATE E INCOLLATE CON RESINA EPOSSIDICHE.

L’elaborato e le foto della Sezione Restauro illustrano lo stato di fatto e la sequenza delle lavorazioni. Le volte in argomento del tipo a “schifo”, cioè a crociera, con un rettangolo centrale piano, realizzato con una sola fila di mattoncini pieni posti di taglio, anche se molto leggere ed elastiche risultano vulnerabili in occasioni di eventi sismici o di carichi accidentali. Pertanto, per migliorarle staticamente, oltre a concatenarle nel centro di spinta con perforazioni armate e/o catene, come descritto nel primo intervento (2/a), si è provveduto a pulirne sistematicamente l’estradosso, portando a nudo tutta la superficie e rimuovendo, tramite aspirazione, tutta la malta decoesa dei giunti. Successivamente la malta dei giunti è stata imbibita con bagnature di leganti idraulici effettuate in sequenza, fino a saturazione. La riuscita dell’intervento di consolidamento è confermata dalla risposta sonora alla vibrazione delle volte, in seguito alla battitura della parte centrale con palo di legno. Il miglioramento sismico è stato completato incollando, sull’estradosso delle volte, delle fasce in fibra aramidiche quadriassiale, secondo lo schema illustrato nell’elaborato e foto.

Miglioramento sismico “volte a chifo, in parete sottile” vista dall’alto con struttura muraria consolidata con malte inbibenti e fasce incollate con fiocco di tenuta nella zona centrale.

Miglioramento sismico “volte a schifo” con particolare attacco delle fascia a muro tramite barra di aggancio e tiranti inghisati.

INTERVENTI PARTICOLARI IN AMBITO DEL RESTAURO

Tetto ventilato in grado di resistere ad eventi meteorologici di forte intensità, tra i quali i venti, grazie anche all’ancoraggio meccanico e puntuale con viti dei coppi e canali.

Progetto di copertura.

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